15/10/2024
La crisi che si sta abbattendo sul settore automotive e su Stellantis rischia di trasformarsi in una crisi del settore che coinvolge l’intero indotto, dentro il quale ci sono centinaia di aziende di componentistica nel vicentino, non solo metalmeccaniche; alcune in crisi con uso della cassa integrazione, altre che stanno chiudendo con procedure di licenziamento. L’a.d. di Stellantis ha elencato una serie di problematiche legate all’aumento dei costi di produzione, energetici, e le basse vendite dell’elettrico, oltre che la concorrenza cinese. Preoccupazioni e timori per le conseguenze che si potrebbero abbattere sul settore dai prossimi anni sono state avanzate dalla FIM CISL nei mesi scorsi, come il rischio di perdita occupazionale di oltre 75mila lavoratori. Nulla è stato detto sul futuro degli stabilimenti italiani e sugli investimenti. La Commissione Europea deve stanziare tutte le risorse necessarie a sostenere e proteggere il settore. Deve imprimere più forza ai cambiamenti tecnologici, accompagnandoli con un piano di salvaguardia occupazionale, che non escluda il blocco dei licenziamenti, formazione, ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, riduzione dell'orario di lavoro. Non si può accettare una transizione contro il lavoro. Raffaele ConsiglioAltre news
CRISI AUTOMOTIVE
Per questi motivi FIM CISL con le altre Organizzazioni dei metalmecacnici, hanno proclamato per venerdì 18 ottobre uno sciopero in difesa di tutto il settore automotive, con manifestazione a Roma, per chiedere a Governo e Stellantis di rispettare gli impegni assunti sull’aumento della produzione, la salvaguardia dei posti di lavoro, gli investimenti e l’innovazione.
Come Segretario Generale CISL Vicenza,
vi invito a sostenere la manifestazione. Sono decine di migliaia i lavoratori in Provincia di Vicenza che lavorano direttamente o indirettamente nel settore automotive. Tutto il tessuto sociale non può assistere inerme a ciò che sta avvenendo anche all'industria automobilistica.
Segretario Generale
CISL VICENZA