27/02/2017
Si chiude con questa frase il video “Tina Anselmi sindacalista” proiettato oggi in occasione dell’inaugurazione della nuova Sala Conferenze che la Cisl del Veneto ha deciso di dedicare alla grande donna recentemente scomparsa. Le parole sono quelle di Lorenzo Cadamuro, anni 86, sindacalista del primo dopoguerra con Tina Anselmi, testimone delle sue prime battaglie tra le filandine, prima della Corrente Cristiana della Cgil e poi nella Cisl. Come Francesca Meneghin, classe 1927, “la collega” di Tina, l’altra testimone intervistata nel video che ha raccontato delle iniziative per la tutela dei minatori italiani. Come ha ricordato Onofrio Rota, Tina Anselmi passò dalla lotta partigiana a quella sindacale con la stessa passione e per una scelta dettata da “istinto e ragione”. Patrocinato dalla Camera dei Deputati, l’evento ha visto la partecipazione di molti altri sindacalisti e delegati della Cisl, delle sue due sorelle Gianna e Maria Teresa e del sottosegretario Pier Paolo Baretta. «Quello di Tina è un modello di comportamento da proporre sia ai delegati che si affacciano ora alla vita sindacale, sia per chi già da anni vi è impegnato – ha commentato Onofrio Rota durante il suo intervento - per la coerenza del suo operato, che ha legato in modo inscindibile il coraggio di battersi per la giustizia e per la democrazia, la passione per la politica, il rispetto per le istituzioni, la tenacia riformista, la determinazione nell’affrontare a testa alta i problemi più difficili ed una grande e costante attenzione verso i cambiamenti sociali. Ma non solo – ha aggiunto Rota – la sua lunga vita sociale ci insegna che è possibile, anche nel nostro mestiere, non cadere nella routine e che il tempo ed i fatti non per forza consumano gli ideali e infine che, se c’è passione, l’entusiasmo è un buon compagno di viaggio». Il segretario della Cisl ha anche annunciato la pubblicazione, prevista per il prossimo autunno, di una ricerca curata dal professor Mauro Pitteri che ricostruirà gli anni della “Tina sindacalista”, periodo di vita che spesso passa in sordina rispetto agli anni politici, ma che invece l’ha vista combattiva e protagonista prima nei tessili e poi nella scuola. «Semplice, pur essendo sofisticata nei contenuti – l’ha descritta Pier Paolo Baretta – determinata e mai neutrale nelle questioni sociali. La sua forza è sempre stata quella di rimanere vicina al territorio e alla sua gente: competenza e passione l’hanno sempre contraddistinta». La cerimonia si è conclusa con la scopertura della targa di dedica che cita: “Tina Anselmi. Partigiana, Sindacalista, Parlamentare, Prima Donna Ministro, Madre della Patria”. Incisa anche una sua frase: “Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci”. «Siamo molto soddisfatte del riconoscimento che la Cisl del Veneto ha voluto dedicare a nostra sorella Tina – hanno commentato Gianna e Maria Teresa – per lei la famiglia è sempre stata molto importante: non si è mai risparmiata e ha dato tutta se stessa nelle lotte sociali, ma appena poteva tornava a casa per passare del tempo con noi e i suoi nipoti».Altre news
CISL VENETO inaugura Sala Conferenze dedicata a Tina Anselmi
«Tina Anselmi aveva due caratteristiche fondamentali: la fermezza e la signorilità».